Sono quattro i percorsi principalmente usati per salire a Porte del Pasubio e al Rifugio Papa.

1. La Strada delle Gallerie (sentiero CAI 366)
In realtà una mulattiera, è uno dei più famosi e frequentati percorsi della cerchia prealpina. Si stima che siano almeno 50.000 le persone che vengono ogni anno a percorrerla. Costruita nel 1917 durante la Grande Guerra, è un’opera di ingegneria di grande arditezza che si inoltra, fra torrioni e pinnacoli, in un paesaggio sempre mutevole e mozzafiato.
La sua storia l’abbiamo raccontata nella mostra allestita nel 2017 per i cento anni della sua costruzione www.stradadellegallerie.it
Punto di partenza: Bocchetta Campiglia (m 1216).
Vi si può arrivare in auto. Nonostante i parcheggi (a pagamento) siano ampi, nei weekend estivi si riempiono presto e si può non trovare posto.
Dislivello: 784 in salita
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: escursionisti esperti (EE)
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52 gallerie (jle) (rifugioachillepapa.it)

2. Sentiero Val di Fieno (SAT 179) e poi Strada degli Eroi (CAI 399)
Il sentiero, che parte da Pian delle Fugazze, sale lungo la Val di Fieno tagliando i tornanti della rotabile militare costruita durante la guerra e che portava alla Galleria d’Havet. Dall’uscita della galleria in poi il percorso prosegue sulla Strada degli Eroi, costruita nel 1936-37 sul tracciato di una mulattiera di guerra, tagliando alta in costa le pareti precipiti che danno sulla Val Canale, in un paesaggio di grande vastità e bellezza. La sua storia è raccontata nella terza sezione di questa mostra.
Punto di partenza: Passo Pian delle Fugazze (m 1162). Vi sono parcheggi (a pagamento).
Dislivello: 766 in salita
Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Difficoltà: escursionistico (E)
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sentiero degli eroi (rifugioachillepapa.it)

3. Sentiero di Val Canale (CAI 300)
È il più antico e il più classico degli itinerari per Porte Pasubio. Durante la guerra, trasformato in mulattiera, fu forse la principale via di accesso al Pasubio, era sorvolata da numerose teleferiche. L’azione del tempo, la pioggia e la neve, l’hanno riportata allo stato di sentiero.
Punto di partenza: a quota 1100 m, poco prima del Pian delle Fugazze (m 1162) venendo da Valli del Pasubio (segnalato da tabelle).
Dislivello: 828 in salita
Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Difficoltà: escursionistico (E)
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sentiero 300 valcanale (rifugioachillepapa.it)

4. Strada degli Scarubbi (CAI 370)
È un itinerario raramente percorso in salita. Viene soprattutto usato per discendere da chi è salito a Porte del Pasubio per la Strada delle Gallerie, avendo entrambi gli itinerari lo stesso punto di partenza (Bocchetta Campiglia) e di arrivo (Porte), così da creare un percorso ad anello. La strada è di per sé una rotabile, anch’essa costruita durante la guerra per servire il fronte, ma il sentiero CAI ne taglia la quasi totalità dei tornanti.
Punto di partenza per chi volesse usarlo in salita: Bocchetta Campiglia (m 1216).
Dislivello: 712 in salita
Tempo di percorrenza: 2.30 ore
Difficoltà: escursionistico (E)
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sentiero 370 degli scarubbi (rifugioachillepapa.it)

Per chi sale in Pasubio soprattutto per la Strada delle Gallerie, Porte e il Rifugio Papa sono in genere la meta finale. Poi si ridiscende. E però il territorio che c’è oltre, il cuore del Pasubio, è un territorio tutto da scoprire e conoscere, un quasi pianoro sommitale dove si susseguono cime e avallamenti, dossi e conche, in un paesaggio di alta montagna sempre ampio, selvaggio ed emozionante, denso di itinerari lungo i quali si mescolano storia e natura. Vale la pena perciò programmare almeno un pernottamento.
Noi qui indichiamo, in modo molto sintetico, solo due itinerari, irrinunciabili. Al rifugio si possono avere informazioni più dettagliate ma anche consigli e indicazioni per altre escursioni.

1. Da Porte del Pasubio il percorso ad anello della zona sacra (CAI 105, CAI 142, CAI 120)
È l’itinerario di eccellenza per la visita al campo di battaglia del Pasubio, il più frequentato. Permette di entrare nel cuore del territorio che per due anni e mezzo è stato abitato da migliaia di uomini che si sono fronteggiati in trincee, caverne e gallerie scavate nella roccia. L’itinerario conduce al Cogolo Alto, al Palon (la cima del Pasubio, m 2232), al Dente Italiano e poi al Dente Austriaco passando, mentre si scende alla selletta che divide i due Denti, fra i massi rovinati dallo scoppio dell’ultima mina austriaca.
Si incontrano tratti di trincea e di camminamenti, resti di cisterne sotterranee, si attraversano gallerie: quella del Generale Papa risistemata di recente, ampia ed emozionante, ma anche parte del sistema di gallerie del Dente Italiano. E tutto in un paesaggio aspro, potente ed evocativo, aperto intorno su tutto l’orizzonte dei monti. Richiede almeno tre ore di cammino, ma vale la pena prendersi un tempo lungo, per soste e diramazioni.
Punto di partenza: Porte del Pasubio, Rifugio Papa
Dislivello: 350 in salita, con saliscendi
Tempo di percorrenza: 3 ore
Difficoltà: escursionistico (E)

2. Da Porte del Pasubio la traversata ad anello fino al Rifugio Lancia e ritorno (CAI 105 e CAI 120 o viceversa)
È un percorso di grande interesse storico e panoramico, l’attraversamento per intero della sommità dell’acrocoro del Pasubio in un percorso ad anello. Il tratto iniziale (o quello finale se si compie il percorso all’incontrario) attraversa la zona sacra e coincide con il primo tratto dell’itinerario precedente.
Punto di partenza: Porte del Pasubio, Rifugio Papa
Dislivello del primo tratto, dal Papa al Lancia: 304 in salita, 430 in discesa
Tempo di percorrenza: 3 ore
Dislivello del secondo tratto, dal Lancia al Papa: 397 in salita, 271 in discesa
Tempo di percorrenza: 2,30 ore
Difficoltà: escursionistico (E)
Carta topografica di riferimento: Sezioni vicentine del CAI, Sezione 1, foglio Pasubio-Carega 1 : 25000